Aula Consiliare gremita ieri pomeriggio per la presentazione del libro della criminologa Roberta Bruzzone “Io Non Ci Sto Più”, un viaggio nella mente dei manipolatori affettivi.

Alla tavola rotonda hanno partecipato l’Assessore Regionale alle Pari Opportunità Lorenza Bonaccorsi, il Consigliere Regionale Michela Califano, la giornalista Francesca Procopio che ha moderato l’incontro. Per l’amministrazione Comunale erano presenti l’Assessore alle Pari Opportunità Anna Maria Anselmi e la Presidente del Consiglio comunale Alessandra Vona

Sono stata molto contenta che Roberta Bruzzone abbia accettato il nostro invito – ha spiegato l’assessora Anselmi – perché parlando del suo libro abbiamo potuto sensibilizzare le persone su temi molto delicati. Qui a Fiumicino in realtà l’Amministrazione si è impegnata fin da subito a parlare, soprattutto ai giovani, di violenza di genere, violenza familiare, sopraffazione sui più deboli. A testimonianza vi è la recente adesione alla campagna “Un posto occupato” con cui abbiamo simbolicamente ‘occupato’ una sedia in aula consiliare a memoria di tutte le donne che sono state vittime di violenza e che non possono dunque più farlo.
“Questo Comune – ha aggiunto – si è distinto anche per aver aperto l’anno scorso un centro antiviolenza a Maccarese, quando altri Comuni li chiudevano. Centro che sta ottenendo ottimi risultati. Quando si parla di manipolatori affettivi, purtroppo la maggior parte delle volte infatti le vittime sono delle donne.

Sono grata alla Regione per l’interessamento che sta dimostrando nei confronti del nostro territorio. Quello di ieri – ha dichiarato Vona – è stato il terzo appuntamento di aprile, al quale hanno partecipato tre Assessori Regionali. Ringrazio il Consigliere Califano per l’attenzione che mostra per il nostro Comune. L’evento di ieri ha toccato un tema delicato e attualissimo. La profiler Roberta Bruzzone ci ha parlato dei manipolatori affettivi e, soprattutto, ci ha indicato gli strumenti per riconoscerli e difenderci. Un argomento che vorremmo riproporre anche all’interno dei circuiti scolastici: dobbiamo mettere in condizioni i più deboli, che siano minori, donne, ragazzi che subiscono abusi non solo fisici, ma anche emotivi, a proteggersi e a denunciare chi mette in atto comportamenti di sopraffazione e di prepotenza.

Fonte: Comune di Fiumicino

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