Si aggirava da alcuni giorni, senza motivo, all’esterno dell’Ospedale San Paolo di Civitavecchia, l’uomo, M. G. C., che ieri pomeriggio, è stato tratto in arresto dagli agenti della Polizia di Stato nell’area antistante il nosocomio.
Intorno alle ore 13 la guardia giurata, in servizio di vigilanza esterna, ha segnalato all’operatore del posto di polizia del presidio l’uomo, già noto in quanto solito gravitare all’interno del nosocomio e che già in passato si era reso protagonista di atti di danneggiamento ed aggressioni al personale sanitario. In quella circostanza si aggirava nell’area del parcheggio dell’ospedale con due grosse pietre in mano. Immediatamente, l’agente di polizia raggiungeva la persona segnalata che subito nascondeva in tasca i due grossi sassi.
Con l’ausilio di altro personale dell’Istituto di Vigilanza, la poliziotta, che nel frattempo aveva richiesto l’intervento di una pattuglia del commissariato, lo raggiungeva, chiedendogli di togliere le mani dalle tasche. L’uomo, che da subito tentava di eludere il controllo allontanandosi, veniva avvicinato lentamente dagli operatori, ma appena raggiunto reagiva con violenza colpendoli con calci e pugni fino a farli cadere a terra.
Poi, tirati fuori dalle tasche i due grossi sassi minacciava di tirarglieli contro mentre tentava invano di fuggire, poiché veniva subito bloccato dalle volanti del commissariato nel frattempo giunte sul posto. M. G. C., gravato da numerosi precedenti di polizia per danneggiamento, lesioni personali gravi, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, già nei giorni scorsi era stato tratto in arresto per danneggiamento aggravato con l’utilizzo di pietre e per evasione dagli arresti domiciliari a cui era sottoposto. In considerazione della condotta tenuta e per aver cagionato lesioni personali all’operatore del posto di polizia dell’ospedale ed alla guardia giurata intervenuta, con lesioni giudicate guaribili in 7 giorni, l’uomo è stato arrestato e dovrà rispondere dei reati di minacce, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Fonte: Questura di Roma